Premi

La Giuria della 31° edizione del Valdarno Cinema Fedic composta da Italo Moscati Presidente, Chiara Bruno e Angelo Orlando dopo aver visionato le 28 opere ammesse al Concorso, si è riunita il giorno 27 settembre 2013 presso la sede del Festival per l’attribuzione dei riconoscimenti previsti dal regolamento e ha deciso di assegnare all’unanimità:

PREMIO BANCA DEL VALDARNO all’Opera che meglio evidenzi i valori della cooperazione e della solidarietà

AL FILM NOMOS di Andrea Gadaleta Caldarola
Un viaggio africano tra nomadi per forza tra una miseria senza futuro e infine tra una piccola comunità che vive attendendo speranza.

PREMIO ANPI all’Opera che meglio interpreti e rappresenti i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica italiana

AL FILM PER MANO IGNOTA – PETEANO UNA STRAGE DIMENTICATA di Cristian Natoli
Un film che ritorna con un’analisi interessante e ben condotta su un grave fatto dimenticato: la strage terroristica del 1972.

 IL PREMIO ADRIANO ASTI AL MIGLIOR  LUNGOMETRAGGIO (DI FICTION O DI DOCUMENTARIO) 

AL FILM BUIO IN SALA DI RICCARDO MARCHESINI

Per la capacità di rievocare il cinema come spazio fisico, come luogo di emozioni, passioni, sentimenti e lavoro attraverso testimonianze di particolare calore e valore.

IL PREMIO AMEDEO FABBRI AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO (DI FICTION O DI DOCUMENTARIO)

AL FILM PIZZANGRILLO DI MARCO GIANFREDA
Per la capacità di raccontare con leggerezza e poeticità una piccola storia fra due mondi generazionali apparentemente lontani fondendoli con un tocco di realismo magico.

 

IL PREMIO LUCIANO BECATTINI  AL DOCUMENTARIO DI PARTICOLARE RILEVANZA ESPRESSIVA

AL FILM S.A.L.P. ESERCIZIO DI MEMORIA DEL COLLETTIVO CROMOCINQUE (AZZURRA FRAGALE, MICHELE BOSIO, MAURO CORNEGLIO, TOMMASO MENIETTI, ANDREA ORIGLIA)
Per la chiarezza nel raccontare un esempio di archeologia industriale utilizzando immagini di repertorio e  testimonianze con un linguaggio espressivo attuale, rievocando anche  un rapporto umano fra azienda e lavoratori ormai perduto.

 

All’interno di una presenza di attori e attrici di grande notorietà, prestigio e bravura la Giuria ha scelto di evidenziare l’impegno di giovani interpreti che hanno dimostrato un sicuro talento, a cui la Giuria augura un altrettanto prestigioso futuro.

IL GIGLIO FIORENTINO D’ARGENTO ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE

A LORENZO BARBETTA, NICHOLAS PERSI, DANIEL PERSI (L’ESTATE CHE NON VIENE, DI PASQUALE MARINO)
Per la loro capacità di comunicare l’inquietudine e la tensione adolescenziale.

 

IL GIGLIO FIORENTINO D’ARGENTO ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE

A CECILIA ALBERTINI (LA STRADA VERSO CASA, DI SAMUELE ROSSI)
Perché pur avendo un ruolo minore riesce a dare vita ad un personaggio incisivo e di forte empatia nella storia narrata.

 

IL GIGLIO FIORENTINO A DISPOSIZIONE DELLA GIURIA

 AL FILM IN ARTE LILIA SILVI  DI MIMMO VERDESCA
Per l’intelligenza e l’amore nel proporre il ritratto di un’attrice che ha inciso sia nella storia del cinema italiano che nella storia del costume.

 

IL GIGLIO FIORENTINO A DISPOSIZIONE DELLA GIURIA

AL FILM SAGRASCIA DI BONIFACIO ANGIUS
Perché offre uno sguardo diverso ed originale della propria terra soprattutto grazie alla particolare qualità di fotografia, montaggio e suono.

 

PREMIO FEDIC PER IL MIGLIOR FILM PRODOTTO DA UN AUTORE FEDIC 

AL FILM GABANÌ – DUE VOLTE CAMPIONE DI RICCARDO SALVETTI
Per la capacità di fondere con efficacia vari linguaggi in una docu-fiction, genere poco praticato, che ricorda un grande campione del ciclismo italiano, Arnaldo Pambianco, trasmettendo un grande amore per la bicicletta.