A pugni chiusi

Regia: Pierpaolo De Sanctis

Sceneggiatura: Pierpaolo De Sanctis, Alessandro Aniballi, Giordano De Luca da un’idea di Domenico Monetti e Luca Pallanch

Fotografia: Niccolò Palomba

Musica: Andrea “Fish” Pesce, Daniele de santis

Montaggio: Eugenio Persico

Suono: Salvatore Tagliavia

Interprete: Lou Castel

Produttori: Edvige Liotta, Marco Puccioni, Giampietro Preziosa

Produzione: Inthelfilm

Durata: 74’, col., DCP, Italia 2016

 

 

SINOSSI

La parabola artistica ed esistenziale dell’artista di origini svedesi Lou Castel. Un vissuto ‘intrappolato’ tra due personaggi diretti da Marco Bellocchio: l’Alessandro di I pugni in tasca (1965) e il Giovanni di Gli occhi, la bocca (1982). Attraversando una Roma sospesa tra archeologia postindustriale e relitti pasoliniani, Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico.

 

PIERPAOLO DE SANCTIS Nato a Roma nel 1978. Studioso di cinema e autore di documentari, dj e produttore discografico. Scrive numerosi saggi sul cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, pubblicati in volumi collettanei e riviste, ed è coautore di due monografie dedicate a Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, oltre che del volume Pop Film Art. Visual culture, moda e design nel cinema italiano anni Sessanta e Settanta. Nel 2015 fonda l’etichetta Four Flies Records, specializzata nella pubblicazione in vinile di musica italiana prodotta per il cinema, la radio e la televisione durante gli anni Sessanta e Settanta. Filmografia. Realizza con Christian Carmosino, Enrico Carocci e Francesco Del Grosso il mediometraggio Gli invisibili – Esordi italiani del nuovo millennio (2007) e il cortometraggio Nell’occhio di Venere (2010).

 

 

LOU CASTEL

Nome d’arte di Ulv Quarzéll, è nato a Bogotà nel 1943. Attore di origine svedese, viene lanciato da Marco Bellocchio in I pugni in tasca (1965). Nel corso della sua carriera lavora ancora con il regista in Nel nome del padre (1972) e Gli occhi, la bocca (1982) e collabora, tra gli altri, con Rainer Werner Fassbinder (Attenzione alla puttana santa, 1972), Wim Wenders (La lettera scarlatta, 1973; L’amico americano, 1977), Salvatore Samperi (Grazie zia, 1968), Liliana Cavani (Francesco d’Assisi, 1966; Galileo, 1969), Mario Monicelli (Caro Michele, 1976), Damiano Damiani (Quién sabe?, 1966), Carlo Lizzani (Requiescant, 1967), Claude Chabrol (Sterminate “Gruppo Zero”, 1974), Olivier Assayas (Irma Vep, 1996), Bertrand Bonello (Tiresia, 2003), Umberto Lenzi (Orgasmo, 1969), Romano Scavolini (La prova generale, 1968), Paolo Pietrangeli (Porci con le ali, 1977), Raúl Ruiz (L’isola del tesoro, 1985; Tre vite e una sola morte, 1996), Ettore Scola (Che ora è?, 1989), John Frankenheimer (L’anno del terrore, 1991), Silvano Agosti (Uova di garofano, 1992) e Tonino De Bernardi (Appassionate, 1999).