Amygdala

I contenuti del catalogo sono forniti dagli autori delle opere presentate. 

AMYGDALA
Leonia. La citt continua. La citt che rif s stessa, tutti i giorni. E abbraccia le mute inutili vite riciclate dei suoi abitanti fino a strangolarli, adagiandoli nel silenzio di un cimitero dove finalmente trovano requie, dove smarriscono addirittura la memoria di s stessi, inevitabilmente, ineluttabilmente, per sempre. Riciclati. E sostituiti. Nella tela di ragno che Leonia ha fabbricato,nel comodo perverso giaciglio sonoro delle ‘metriche limbiche’, musica standard per un mondo standard, che anestetizza l’amygdala e rende vano ogni desiderio di fuga o libert o indipendenza. Niente. A parte strade deserte. Edifici assenti. Scale ripide. Volti dissipati. Voci lontane. Obblighi produttivi. Assurdo pensare di poter fuggire al potere dei dirigenti, alla mente del Supervisore, che dal centro del suo Ipogeo, al centro del centro,osserva ogni cosa e manipola i destini come un grande burattinaio, perfetto e asettico, preciso e sterile come un tubo al neon. Che ovunque scruta, nel buio del suo progetto, attraverso gli occhi del Padre di Leonia, usurpandone il posto, tramutandosi in oscuro simbolo dell’eccesso. Vuoto eccesso. Privo del sufficiente effettivo potere di arginare il futuro o sostituirsi alla mano di Dio.
Cos, inevitabilmente, una musica cambier ogni cosa. Una musica vera. E il passato ritorna come folgorante visione di un ipotetico futuro che sembra possibile raggiungere, tornare a possedere. La libert. La protagonista. Djuna. Una donna alla ricerca della propria verit. Barrow. Un operaio destinato a tramutarsi in simbolo. Un gruppo rivoluzionario che trama nell’ombra delle fabbriche. Ada. Un dirigente ambiguo e molteplice. Eirik. L’origine di tutto, colui che torn dal Confine delle Terre Conosciute. Edwin. L’unica via, il grande stregone muto, il conoscitore assente. Volti avvolti nel percorso di questo sentiero attraverso le paure e gli smarrimenti, i desideri e le necessit, gli obblighi assurdi e le verit fondamentali che l’essere umano ha sempre dovuto attraversare per raggiungere la luce, sprofondando nel buio pi assoluto per poi risalire. Bisogna viaggiare fino al centro del proprio essere pi intimo, sfruttando il concetto stesso di viaggio, per scoprire dove risiedono i cambiamenti; bisogna accendere il proprio cuore per vedere nelle tenebre, bisogna risvegliare l’antica saggezza per affrontare la scelta. E una volta afferrata la verit, come digerirla? Come comprenderla? Come usarla? Le nostre spalle sono abbastanza forti per sopportarne il peso? La nostra mente abbastanza preparata? Oppure siamo solo formiche elettriche e ci che cerchiamo di vedere con chiarezza l’inesistenza di una qualsiasi via d’uscita, perch oltre al labirinto non esiste altro? Siamo sicuri di noi stessi? Del principio e della fine? Siamo realmente pronti per vedere il volto di Dio? O pi probabilmente “Voi conoscerete la verit. E la verit vi render folli.” (Aldous Huxley). Dalla mente di Italo Calvino, Metropolitan Dreamer Company presenta la prima opera di un compendio ispirato alle Citt Invisibili, un progetto di Eugenio Squarcia e Cristiano Giuliani.

EUGENIO SQUARCIA
Eugenio Squarcia nasce il 16 Agosto 1984. Si diploma in disegno d’architettura e arredamento presso l’Istituto d’Arte ‘Dosso Dossi’ di Ferrara. Scrittore e illustratore per passione, lavora principalmente come grafico per libri e progetti culturali, realizzando l’identit grafica di alcune mostre a Taipei, Shanghai, Bangkok. Parallelamente, Eugenio si dedica al teatro, scrivendo alcuni testi e un monologo introspettivo che, una volta realizzato, gli permetter di rivolgere la sua attenzione al mondo del cinema e della videoarte. Nasce cos l’idea di creare il gruppo ‘Metropolitan Dreamer Company’, aperto a quella sperimentazione che tenta di unificare musica e immagini in un nuovo linguaggio artistico. La chiave risiede nell’universalit del messaggio veicolato dal mezzo creativo,sempre di carattere sociologico/filosofico e antropologico. Ecco quindi che le nuove conoscenze acquisite nell’ambito di ricerche evoluzionistiche alternative e la profonda necessit di rendere tangibile ci che normalmente risulta astratto, spingeranno Eugenio a scrivere una serie di racconti – raccolti e pubblicati da ‘La Carmelina’ Edizioni con il titolo ‘AUTOMAT’ – dove i personaggi, esseri viventi emarginati e controversi, si muovono attraverso una futura metropoli, claustrofobica e concentrica, labirintica come la memoria del mondo. Dopo la realizzazione del cortometraggio ‘00156’, interpretato magistralmente da Silvia Pasello, Eugenio Squarcia scrive, dirige e produce ‘AMYGDALA’, lungometraggio di fantascienza, interpretato da Paola Rossi, Cristiano Giuliani, Rossella Dimichina, Giuseppe Marchi, Fulvio Bertolino, Marco Sgarbi e Leonardo Bettoli. Nel campo della musica sperimentale, Eugenio comincia giovanissimo a suonare il pianoforte da autodidatta e a comporre per le sue stesse opere videoartistiche. Appassionato di autori quali Alexandre Desplat, Javier Navarrete, Clint Mansell, Philip Glass, Jan Kaczmarek, Thomas Newman e Keiichi Suzuki, in seguito si dedica anche al violoncello e alla musica elettronica.

FILMOGRAFIA
* 2008 – ‘Le Citt Invisibili’ (titolo provvisorio in via di definizione) [progetto in preproduzione] * 2007/2008 – ‘Splendid-Hotel’ (installazione quadrifonica) [progetto in fase di lavorazione] * 2007 – ‘GAMA’ (trittico videoartistico) [progetto in fase di postproduzione] * 2007 – ‘Counterweight Concert’ (mediometraggio videoartistico per concerto multimediale)
* 2006/2007 – ‘Amygdala’ (lungometraggio, 73′) (interpretato da Paola Rossi e Cristiano Giuliani)
* 2006 – ‘The Last Layer’ (cortometraggio videoartistico, 2’24”)
* 2005 – ‘HN5697 – The Oppenheimer Factor’ (cortometraggio videoartistico, 2’10”)
* 2003/2004 – ‘00156’ (cortometraggio, 15’25”) (interpretato da Silvia Pasello)
* [vincitore della Medaglia di Bronzo alla 67a edizione del Concorso Internazionale UNICA 2005 (Union Internationale Du Cinema Non Professionnel), svoltosi a Blankenberge – Belgio] * [rappresentante dell’Italia e vincitore del Premio Speciale alla III Edizione del Concorso Internazionale di Cinema Non Professionale, svoltosi a Tallinn – Estonia] * 2002/2003 – ‘Darkness Flares’ (mediometraggio, 32’18”) (interpretato da Emidio De Stefano)
* 2002 – ‘Bagliori nel Buio’ (performance teatrale sperimentale, 90′ ca) (con Emidio De Stefano)

 


Regia : Eugenio Squarcia
Sceneggiatura: Eugenio Squarcia
Fotografia: Eugenio Squarcia
Musiche: Ambiente e suono di Esma
Montaggio: Eugenio Squarcia
Interpreti: Paola Rossi, Cristiano Giuliani, Giuseppe Marchi,Rossella Dimichina, Fulvio Bertolino, Marco Sgarbi, Leonardo Bettoli
Cineclub Ferrara “Mario Roffi” DVD 73′ 2007