Il Comitato Organizzatore di ValdarnoCinema esprime la propria vicinanza alla famiglia e a tutto il mondo della cultura cinematografica per la scomparsa di Giuliano Montaldo, un grande Autore dalle evidenti qualità artistiche e umane che tutto il Cinema gli sta tributando.

Il nostro Festival è legato in particolare a Giuliano, più volte ospite della città di Masaccio e del Marzocco che sentiva il ValdarnoCinema come una manifestazione indispensabile alla crescita e affermazione di giovani autori del cinema indipendente. Aveva iniziato a frequentarlo con passione, partecipando al dialogo con gli autori concorrenti. La sua prima presenza ricorre già nel 1983 anno della prima edizione con la rassegna dedicata ad alcuni dei suoi film. Vennero presentati “Agnese va a morire”, “Giordano Bruno”, “Got Mit Uns”,  “Circuito chiuso”,  “Una bella grinta” e un paio di episodi “…di una grande fatica…” realizzata in gran parte in Cina: “Marco Polo”.

Dell’evento scriveva “… E ricordo la simpatia degli organizzatori, gli interessanti dibattiti con un pubblico molto attento, l’affettuosa accoglienza. Era tutto così diverso dalle sfibranti tensioni che si vivono negli altri festival o dalla mondanità sfavillante e “vuota” di altre manifestazioni e rassegne cinematografiche – continuando – “… Sono tornato altre volte, da spettatore, a San Giovanni Valdarno ed ho ritrovato lo stesso calore, la stessa atmosfera di cordialità e di autentica passione per il cinema italiano, per i registi, gli sceneggiatori, per gli attori”.

Nel 2011, alla 29° edizione a Giuliano gli fu conferito il Premio Marzocco alla carriera con la proiezione del suo film “I demoni di San Pietroburgo”. Ricordiamo ancora la meravigliosa e affascinante riflessione sul cinema e l’attualità e lo sprono agli autori di impegnarsi affinché  il cinema fosse formazione e critica per uno sviluppo del pubblico.

In quegli anni si era creato un gran bel rapporto di partecipazione, in particolare con Marino Borgogni, fondatore e presidente del festival fino alla sua scomparsa, un rapporto di veri gentiluomini. Grande cultura, affabilità, simpatia, empatia. Ambedue avevano quello spiccato intelligente umorismo ed era un gran piacere ascoltarli in privato.

Nel novembre del 2012, Marino scompare mentre, nonostante fosse ricoverato, stava già pensando all’edizione dell’anno successivo. L’amico Giuliano in quella triste occasione scrisse: “…Un Signore gentile e generoso. Spero di essere ancora invitato al Festival. Propongo agli organizzatori di istituire un premio a nome del Fondatore”. Proposta subito accolta, ancora oggi, e per sempre, il Premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, è intitolato a Marino Borgogni.

Caro Giuliano sei stato molto importante per noi che siamo fortunati di averti incontrato.