La seconda giornata del Festival

La giornata di Giovedì 8 Maggio si apre con la Vetrina Fedic, nella quale sono stati presentati gli otto cortometraggi che non partecipano al concorso:

Le serve (29’) di Andrea Lato – Cineclub Fedic Movie Dick Mino e Giovanni Crocè Milano
Segni dall’anima (21’) di Paolo Fantini – Cineclub Fedic Isca Torino
La discesa (21’) di Alessio Biagioni – Cineclub Fedic Sedicinonifilm
Biglietti da visita (17’) di Rolf Mandolesi – Cineclub Fedic Super8 videoclub Merano
La fabbrica… della cultura (11’) di Giuseppe Leto – Cineclub Fedic Piemonte
Vendetta (6’) di Andrea Lato – Cineclub Fedic Movie Dick Mino e Giovanni Crocè Milano
La luminaria di San Ranieri (6’) di Roberto Merlino – Cineclub Fedic Corte Tripoli Cinematografica
Requiescat in pace (4’) di Guenther Haller – Cineclub Fedic Super8 videoclub Merano

Alle proiezioni è seguito l’incontro con alcuni degli autori tra cui Paolo Fantini, giornalista di origini romane già impegnato nella realizzazione di diversi corti e un lungometraggio premiati in vari festival italiani e internazionali; Rolf Mandolesi che da oltre cinquant’anni si dedica al cinema indipendente come autore e realizzatore. Mandolesi ha realizzato più di cinquanta cortometraggi, risiede a Merano, cittadina soggetto del corto. Infine Roberto Merlino la cui proficua attività già nota al festival conta su più di settanta opere.

La giornata è proseguita alle 15.00 con la proiezione dei lungometraggi e dei cortometraggi in concorso:

Centoquaranta. La strage dimenticata (73’) di Manfredi Lucibello

Valetti – il campione dimenticato (63’) di Lucio Lionello

Caput mundi (26’) di Fabrizio Marini
Destination de Dieu (21’) di Andrea Caldarola
Lezuo (17’) di Giuseppe Boccassini
Naleena (15’) di Luigi Storto
La bici (8’) di Giorgio Borgazzi – Cineclub Fedic Movie Dick Mino e Giovanni Crocè Milano
Il rospo (6’) di Beppe Rizzo – Cineclub Fedic Alassio
Solitude (3’) di Gianfranco Miglio – Cineclub Fedic Roma

Segue alla fine delle proiezioni l’incontro con l’autore Beppe Rizzo, del Cineclub Fedic di Alassio, autore de Il rospo.

Alle ore 20.00 ha preso il via lo Spazio Toscana lungometraggi con Vicini dell’altro tipo (40’) di Daniele Bonarini e A pezzi (35’) di Gianni Micheli.

È Seguito poi l’incontro con i registi e alcuni degli attori principali dei due corti: hanno partecipato al dibattito Daniele Bonarini con due degli attori, Tiziano e Mario; Gianni  Micheli ed Enrico Zoi, il protagonista.

La giornata si è conclusa con la proiezione di cinque dei cortometraggi in concorso. Al successivo incontro hanno partecipato Linda Fratini, Cristina Puccinelli E Lorenza Indovina registe rispettivamente di In pollo veritas (25’), Eppure io l’amavo! (17’) e Un uccello molto serio (14’).

Gli altri corti proiettati sono stati Closed box – A scatola chiusa (23’) di Riccardo Salvetti e Gianfranco Boattini e Anna bello sguardo (15’) di Vito Palmieri.

Le autrici presenti si sono intrattenute con il pubblico per tutta la serata prestandosi alle numerose domande dei Direttori artistici; inoltre hanno regalato curiosità e svelato i retroscena dei set.

In particolare è stato affrontato il classico tema del ruolo della donna nel cinema e di conseguenza delle posizioni che ricopre ponendo l’accento sulla dicotomia attore-regista e attore contemporaneamente regista dello stesso film come nel caso di Cristina Puccinelli che interpreta la protagonista del suo cortometraggio. Le registe hanno tenuto a precisare i loro lavori sono autoprodotti e realizzati con l’ausilio di pochi sponsor ma soprattutto con la generosità dei professionisti che ha lavorato gratuitamente. Nello specifico la Fratini, l’autrice di In pollo veritas ha spiegato quanto fosse importante nel suo progetto la valorizzazione del territorio, in questo caso il Casentino, tenendo in considerazione la storia dei luoghi e le leggende che lo caratterizzano seppur modificandole in parte ai fini della storia. L’attrice protagonista Valeria Milillo è stata fortemente voluta dall’autrice sia perché il personaggio pareva essere scritto appositamente per lei ma anche e soprattutto per l’amicizia che lega le due artiste. La Fratini descrive la donna casentina e ne disegna un profilo decisamente pittoresco. Importane è tenere in considerazione le libertà artistiche che la regista ha permesso a tutto il suo staff, dai truccatori ai costumisti garantendo un lavoro decisamente originale e creativo. Elena Puccinelli invece è l’autrice di Eppure io l’amavo! Il lavoro della regista è stato doppiamente faticoso poiché ha lavorato sia come attrice che come regista. Rivela di aver avuto non pochi problemi con la troupe essendo stato un lavoro molto faticoso.

Infine Lorenza Indovina, che ha presentato il suo corto Un uccello molto serio. L’autrice dell’opera, tra l’altro moglie di Niccolò Ammaniti -autore dell’omonimo racconto cui il corto è ispirato- racconta di come il protagonista Rolando Ravello si sia rivelato perfetto per quella parte. Sicuramente la scena più difficile da girare è stata quella di sesso per l’imbarazzo e la particolare affinità tra gli attori. Indovina si è detta soddisfatta del lavoro con la troupe e ha svelato un segreto, rivolto agli attori, per guadagnare la stima di quest’ultima: ”Fare bene il carrello al primo ciak è fondamentale!”. Confessa che essere attrice e regista è stato illuminante e l’ha aiutata a lavorare meglio. Le parole non sono fondamentali, per lei è necessario rendere l’idea attraverso il suono e i rumori. La serata si è conclusa con un’ultima intervista realizzata a opera dell’ufficio stampa del Festival. In quest’occasione la regista ha svelato il suo amore per il teatro asserendo che il momento più bello per un attore risieda nella prova.

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